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Il sistema radio italiano deve comunicare la sua forza e solidità. Per farlo Radiocompass punta su tre appuntamenti
La radio, mezzo amatisssimo e seguitissimo, ha un problema. Fatica a far percepire la sua solidità e profondità.Milioni di italiani ogni giorno all’ascolto evidentemente non bastano per far passare al mercato e agli investitori questo concetto, così come non basta la sua tanto declamata resilienza. D’altronde si sà, fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.  La radio c’è sempre, è nei cuori degli italiani (che la amano a differenza degli altri mezzi che vengono semplicemente seguiti) e ha avuto la straordinaria capacità di intrufolarsi dentro ogni apparecchio e piattaforma digitale. E’ resiliente,  ma a quanto pare non basta. All’arrivo del Covid gli investitori pubblicitari hanno chiuso i rubinetti facendo registrare un disastroso 2020 (-25%) e un pessimo inzio 2021 (-34% a gennaio; -31% a febbraio). Una batosta immeritata per un mezzo che fino a prima dell’emergenza era l’unico – con il digitale  – a portare...
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Nel 2021 Nielsen prevede una “consolidata ripresa dalla primavera”
Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia inizia l’anno con un segno negativo -4.3% rispetto a gennaio 2020. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento del mese di gennaio 2021 risulta -10%. “Stante la situazione legata alla gestione della pandemia e il confronto con i primi due mesi dello scorso anno in fase di crescita, – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen – è normale una partenza in sordina. Tutto però fa pensare ad una consolidata ripresa a partire dalla primavera.” Relativamente ai singoli mezzi, la TV registra un andamento migliore del mercato e chiude il mese con un -2.8%. Sempre in negativo la stampa: i quotidiani iniziano l’anno un calo del 14.9% e i periodici del 34.4%. Inizio d’anno negativo anche per la Radio che cale del 34.5%. Sulla...
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Radio, i nuovi dati sugli investimenti pubblicitari di Gennaio
Gli investimenti pubblicitari radiofonici del mese di gennaio 2021, rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Fcp-Assoradio coordinato dalla società Reply, hanno registrato un – 34,5%.Dobbiamo purtroppo rilevare  – commenta Fcp – che ad inizio di quest’anno permangono tutte quelle situazioni negative e di incertezza che condizionano pesantemente gli investimenti pubblicitari delle aziende. L’emergenza epidemiologica pesa nella sostanza su tutto il territorio, ma evidenzia situazioni di maggior criticità a “macchia di leopardo”; ed a ciò si aggiunge un quadro di regolamentazione (aperture, chiusure, restrizioni orarie…) che varia fortemente di giorno in giorno.In tale contesto sanitario ed economico l’utilizzo tattico e territoriale dello strumento radiofonico risulta ampiamente depotenziato. Un consistente numero di piccole e medie aziende, rappresentate dal comparto degli esercenti e da tutte quelle attività economiche la cui esistenza è oggi minacciata, non può o non è attualmente in grado di affrontare investimenti economici in comunicazione.Gennaio è stato in gran parte condizionato anche da...
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Pubblicità 2020 -11% (dicembre +3.8%). Tv -9.5%, radio -25%, digital -2%, quotidiani -16%.
Il mercato pubblicitario in Italia a dicembre 2020 chiude con un incremento del 3.8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, portando il calo del 2020 a -11% rispetto al 2019. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel 2020 si attesta a -15.3%. “Il 2020 è stato consegnato alla storia come il peggiore anno degli ultimi 75, confermato da una caduta del PIL dell’ 8.9% ” – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen. “Tuttavia non è stato il peggiore dal punto di vista del mercato della comunicazione che – ha sottolineato Dal Sasso – nelle recenti crisi del nuovo secolo ha mostrato performances anche peggiori. E’ stato un anno atipico dove si sono bruciati in totale 968 milioni di euro. Dopo i primi due mesi di crescita, il primo...
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Radio, la raccolta adv 2020 penalizza il mezzo (-25%) ben oltre la flessione degli ascolti (-3,4%). Fcp: pesante condizionamento del contesto
“Gli investimenti pubblicitari radiofonici del mese di DICEMBRE, rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Fcp Assoradio coordinato dalla società Reply, hanno registrato un – 13,7%. Il dato di chiusura dell’anno 2020 si attesta pertanto al – 25,0%. Trend Fatturato FCP- Assoradio 2019/2020 (Valori in euro x 1.000) “Come abbiamo già avuto modo di commentare nel corso degli scorsi mesi – dice Fausto Amorese, presidente Fcp Assoradio – il 2020 è stato condizionato pesantemente dall’eccezionalità del contesto socio-sanitario. Il grafico sopra riportato aiuta ad evidenziare le quattro diverse fasi del trend di andamento dei fatturati: a) il primo bimestre, che ha registrato risultati superiori a quelli storici; b) il periodo marzo-giugno che ha maggiormente risentito dell’emergenza epidemiologica e dei provvedimenti restrittivi in termini di mobilità e di chiusura/limitazione delle attività commerciali; c) i mesi estivi (luglio-agosto) nei quali gli investimenti pubblicitari radiofonici si sono quasi allineati a quelli storici; d) l’ultimo quadrimestre dell’anno, dove...
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Radio, nuovi dati di ascolto Ter. Mezzo seguitissimo e credibile. Rtl 102.5 sempre leader, Deejay seconda poi Rismi e Rds. RadioMediaset primo gruppo
Un mezzo sempre molto amato. Ogni giorno la radio viene ascoltata da più di 33 milioni di italiani, che diventano 43 milioni la settimana.La radio conferma la sua forza e il suo ruolo centrale nella vita degli italiani anche in un anno molto particolare come il 2020 fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Secondo i nuovi dati relativi al II Semestre 2020 di RadioTER – l’indagine ufficiale sull’ascolto delle radio italiane – gli ascoltatori medi giornalieri (sopra i 14 anni d’età) si attestano a circa 33,7 milioni (-3,4% rispetto all’omologo semestre dell’anno precedente) e circa 6,3 milioni nel quarto d’ora medio (-3,9%). Numeri che testimoniano la capacità della Radio di accompagnare il suo pubblico anche in questi mesi di insolita quotidianità con effetti non trascurabili sulla mobilità e sulle abitudini di permanenza a casa e di lavoro.  La Radio ha saputo ancora una volta rispondere alle nuove esigenze accelerando la...
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Il mercato pubblicitario a novembre in lieve decrescita, -0,9%, ma senza digital il calo è pesante. Nielsen: verso chiusura anno -12%
Il mercato pubblicitario in Italia registra a novembre un decremento del -0,9% rispetto a novembre 2019 portando il calo del periodo cumulato gennaio – novembre a -12,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, in lieve recupero rispetto all’andamento del periodo gennaio-ottobre (-14,1%). Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nei primi 11 mesi si attesta a -17%. “Novembre conferma il trend degli ultimi mesi ed è caratterizzato da due velocità sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta” – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen. “Il mercato – ha sottolineato Dal Sasso – a novembre perde 8 milioni rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ma i settori che, invece, sono cresciuti hanno aumentato l’ investimento del 15,6%, segno che anche l’adverstising risente della polarizzazione analoga a quella che...
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Gli investimenti pubblicitari radiofonici del mese di Novembre
Gli investimenti pubblicitari radiofonici del mese di novembre hanno registrato un – 15,3%. E’ quanto rilevato dall’Osservatorio Fcp Assoradio, coordinato dalla società Reply, secondo cui il dato progressivo dei primi undici mesi dell’anno si attesta al – 26,0%. “Come abbiamo già avuto modo di commentare il mese scorso, è innegabile che il 2020 sia stato e sia attualmente un anno di difficile interpretazione, alla luce dell’eccezionalità degli eventi che lo hanno condizionato”, commenta il presidente Fausto Amorese. “Il grafico sopra riportato aiuta ad evidenziare le diverse fasi del trend di andamento dei fatturati, con il periodo marzo-giugno che ha maggiormente risentito dell’emergenza epidemiologica e dei provvedimenti restrittivi in termini di mobilità e di chiusura/limitazione delle attività commerciali. Durante i mesi estivi (luglio-agosto) gli investimenti pubblicitari radiofonici si sono quasi allineati a quelli storici, ma a partire da settembre le aspettative di una progressiva stabilizzazione sono state purtroppo disattese ed i...
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Il mercato pubblicitario chiude l’anno a -12%, il prossimo dipenderà dagli eventi sportivi. Nielsen: ottobre -2,3%
Il mercato pubblicitario in Italia conferma l’andamento negativo registrato a settembre dopo la ripresa dei mesi estivi. A ottobre la raccolta nel singolo mese chiude a -2,3% rispetto a ottobre 2019, portando il calo del periodo cumulato gennaio – ottobre a -14,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, in lieve recupero rispetto all’andamento del periodo gennaio-settembre (-15,9%). Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nei primi 10 mesi si attesta a -18,7%. “Continua il recupero del mercato pubblicitario nel periodo cumulato gennaio – ottobre, come già era avvenuto per i primi nove mesi dell’anno, seppur il mese di ottobre sia rimasto in negativo” – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen. “Ci aspettiamo un’ulteriore conferma di questo recupero anche con l’avvicinarci della fine dell’anno, favorito dalle minori restrizioni di novembre rispetto...
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Gli investimenti pubblicitari radiofonici del mese di Ottobre
Gli investimenti pubblicitari radiofonici del mese di Ottobre, rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Fcp Assoradio coordinato dalla società Reply, hanno registrato un – 7,2%, con un progressivo dei primi dieci mesi dell’anno pari al – 27,3%. “E’ innegabile – commenta Fcp Assoradio –  che il 2020 sia stato e sia attualmente un anno di difficile interpretazione, alla luce dell’eccezionalità degli eventi che lo hanno condizionato. Il grafico sopra riportato contribuisce ad evidenziare, anche in termini visivi, le difficoltà che si sono manifestate soprattutto nel periodo da marzo a giugno, dove gli scostamenti con i fatturati storici sono stati piuttosto consistenti a causa delle conseguenze concrete e dell’incertezza complessiva generate dall’emergenza epidemiologica. Nel periodo estivo (luglio-agosto) l’entità degli investimenti pubblicitari radiofonici si è portata a livelli molto vicini a quelli storici, per poi subire in settembre una nuova contrazione. Ottobre segna sicuramente una tendenza alla ripresa degli investimenti i quali, pur registrando un...
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