Il sistema radio italiano deve comunicare la sua forza e solidità. Per farlo Radiocompass punta su tre appuntamenti
La radio, mezzo amatisssimo e seguitissimo, ha un problema. Fatica a far percepire la sua solidità e profondità.Milioni di italiani ogni giorno all’ascolto evidentemente non bastano per far passare al mercato e agli investitori questo concetto, così come non basta la sua tanto declamata resilienza. D’altronde si sà, fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. La radio c’è sempre, è nei cuori degli italiani (che la amano a differenza degli altri mezzi che vengono semplicemente seguiti) e ha avuto la straordinaria capacità di intrufolarsi dentro ogni apparecchio e piattaforma digitale. E’ resiliente, ma a quanto pare non basta. All’arrivo del Covid gli investitori pubblicitari hanno chiuso i rubinetti facendo registrare un disastroso 2020 (-25%) e un pessimo inzio 2021 (-34% a gennaio; -31% a febbraio). Una batosta immeritata per un mezzo che fino a prima dell’emergenza era l’unico – con il digitale – a portare...
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